Come noto, la sfida più grande è quella di riqualificare il parco delle caldaie esistenti – in Italia oltre 19 milioni – e, la possibilità di trasmettere in modo semplice e immediato un’informazione circa le prestazioni dell’apparecchio di riscaldamento, sarebbe di grande utilità per accelerare il processo di rinnovo.
La convinzione di Assotermica, rafforzata anche dall’esperienza di altri Paesi quali la Germania, Francia, Spagna e il Regno Unito, è che l’avvio di un progetto di etichettatura energetica degli apparecchi di riscaldamento esistenti, sia una potente occasione di sensibilizzazione e comunicazione per l’utente finale.
Tale etichetta verrebbe fornita dal manutentore durante la manutenzione obbligatoria, senza alcun costo addizionale per il cittadino e sarebbe accompagnata da indicazioni circa il potenziale di risparmio (economico ed energetico) che ne deriverebbe dalla sostituzione del vecchio apparecchio con uno più moderno.
La metodologia di calcolo necessaria per generale tale etichetta, si fonda in tutto e per tutto sui contenuti del regolamento europeo attualmente in vigore per i nuovi apparecchi immessi sul mercato, al netto di poche integrazioni che si rendono necessarie per quelli presenti sul campo da diversi anni.
Il progetto volontario di Assotermica è stato avviato oltre un anno fa su scala nazionale, consentendo alle aziende di sensibilizzare i centri di assistenza tecnica e di testare l’app associativa sviluppata per generale in pochissimi minuti etichette energetiche digitali.
I progetto è in fase di sperimentazione, ma grazie alla collaborazione dei referenti associativi, nell’ultimo periodo sono state generate oltre 1000 etichette energetiche, che confermano l’inefficienza di quasi tutti gli apparecchi installati, classificati prevalentemente in “classe energetica D”.
Referente del progetto è l’ing. Federico Musazzi, Segretario Generale Assotermica – musazzi@anima.it
Il Progetto HARP e gli obiettivi europei
Il progetto di etichettatura energetica degli apparecchi esistenti ha suscitato notevole interesse a livello europeo ed è stato accolto positivamente nell’ambito del Programma Horizon 2020.
Il progetto, denominato HARP – Heating Appliances Retrofit Planning, intende rispondere alle richieste della Commissione Europea, che mira ad accelerare la riqualificazione del patrimonio impiantistico esistente e a focalizzare l’attenzione sull’utente finale, che nel caso specifico sarà supportato dall’etichettatura energetica delle obsolete caldaie esistenti.
Il consorzio europeo è formato da 17 Partner che rappresentano 6 Paesi Membri di cui Italia, Germania, Francia, Spagna, Portogallo e Belgio.
Assotermica, Enea ed EURAC research rappresentano l’Italia e sono coinvolte principalmente nelle attività legate alla definizione della metodologia alla base dell’etichettatura energetica delle caldaie installate e all’implementazione del progetto a livello nazionale ed europeo, attraverso un package di attività orientate ad informare, formare e sensibilizzare professionisti e utenti finali.
L’iniziativa è stata, inoltre, condivisa con i più importanti stakeholder della filiera impiantistica quali MCE, CIG, Angaisa, Adiconsum, Assistal e Aicarr che hanno formalmente dichiarato di sostenere gli obiettivi del progetto e supportare i partner nella divulgazione dei risultati.
Il progetto ha ottenuto un finanziamento pari a 2 milioni di euro, è stato ufficialmente avviato lo scorso Maggio 2019 e ha una durata di circa 3 anni.